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Work Permit - Permesso di Lavoro

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Legge sul lavoro per gli stranieri BE2521
La definizione ufficiale di “lavoro” in Thailandia è di lavorare esercitando energia o in base alla conoscenza o meno in considerazione degli stipendi o di altri benefici.

“Straniero” si intende una persona fisica che non è di nazionalità thailandese.
Ricordo che se svolgete attività lavorative proibite in Thailandia commettete un reato e le sanzioni previste includono multe, la detenzione e la deportazione, in piu l’inserimento nella blacklist (lista nera) ovvero si viene inseriti nella lista degli stranieri indesideratie vi sarà impedito l’ingresso in Thailandia anche fino a 10 anni.

Questa legge deve essere tenuta in considerazione anche da ogni datore di lavoro intenzionato ad assumere personale straniero,perche in caso di assunzione di lavoratore che non rispetti i requisiti richiesti dalla legge (lavoratore in nero) sarà ritenuto responsabile in pari misura al dipendente e soggetto alle stesse sanzioni.

Va osservato che la legge thailandese non si limita a definire il lavoro come “fare qualcosa” in cambio di soldi, quindi anche i volontari in Thailandia hanno bisogno dei visti e dei permessi dilavoro/volontariato corretti

L'"Alien Occupation Act" proibisce agli stranieri di lavorare in Thailandia senza un valido permesso di lavoro. I termini di legge in questa materia sono molto chiari e, escludendo gli stranieri che operano nel settore diplomatico o che hanno relazioni con lo stesso, esistono pochissime eccezioni.

Tutti gli stranieri che ricevono offerte di lavoro in Thailandia, devono avere il visto e un permesso di lavoro valido per essere legalmente assunti in una azienda in Thailandia.
La lista dei lavori vietati agli stranieri non si applica agli stranieri che hanno acquisito la cittadinanza thailandese o che sono diventati residenti permanenti in Thailandia.

Si ricorda inoltre che la presente legge non si applica agli stranieri che rientrano nelle seguenti condizioni:
1 Come membri di una missione diplomatica.
2 Come membri di una missione consolare.
3 In qualità di rappresentanti dei paesi membri e funzionari delle Nazioni Unite e istituzioni specializzate.
4 Come personale privato proveniente da paesi stranieri alle dipendenze di istituzioni e organizzazioni come nei punti 1 – 2– 3.
5 Soggetti che svolgono servizi o missioni rientranti in accordi conclusi tra il Governo della Thailandia e governi esterie organizzazioni internazionali.
6 I soggetti che svolgono servizi o missioni che portano benificio nel campo dell’istruzione, della cultura, dell’arte, dello sport o altre attività che possono essere prescritte dalla presente legge.
7 Come persone autorizzate dal governo dellaThailandia per eseguire qualsiasi compito o missione.

Lavoro essenziale o urgente
Gli stranieri che arrivano in Thailandia per periodi temporanei (fino a 15 giorni) allo scopo di effettuare lavori essenziali od urgenti o per frequentare seminari sono esenti dal produrre il permesso di lavoro per tali periodi.

One Stop Service Center
Per chi dispone di certe qualifiche, il "One Stop Service Center" puo' emettere in 3 ore una estensione o un permesso di lavoro. Chi opera sotto la promozione del B.O.I. o chi investe personalmente da 2,000,000 a 10,000,000 di baht in una attivita' dove sia dimostrato che tali somme siano entrate nel Paese a nome di legge attraverso canali ufficiali, potra' fare domanda per un permesso di lavoro della durata di uno o due anni ed ottenere tale permesso nel giro di 3 ore dalla richiesta. Lo stesso discorso e' valido per chi lavora come dipendente per societa' con un giro di affari di almeno 30,000,000 di baht. Chi non disponga di tali qualifiche dovra' invece presentare domanda nel modo tradizionale che spesso richiede un lungo processo qui a seguito descritto.

Tempi d'emissione
Durante il tempo dell'attesa per il rilascio del permesso di lavoro allo straniero non e' permesso lavorare. Il "Revenue Department" comunque calcolera' le tasse da pagare da parte dello straniero anche per il periodo di attesa del permesso di lavoro in quanto sara' possibile ricevere un salario anche nel suddetto periodo.

Validita'
Il permesso di lavoro e' valido solo per la durata del Visto "Non Immigrant" o di Residenza stampato sul Passaporto. Il Dipartimento del Lavoro puo' in ogni caso permettere di lavorare per un periodo di 3 mesi qualora la domanda di Visto sia sotto considerazione dell'Autorita' di Immigrazione. Dato che i Visti "Non Immigrant" emessi dalle Ambasciate e dai Consolati thai hanno di solito validita' di tre mesi, il permesso di lavoro viene inizialmente rilasciato anch'esso per un periodo non eccedente i tre mesi.

Estensione
Prima della scadenza del permesso di lavoro, lo straniero che abbia intenzione di continuare a lavorare dovra' fare domanda presso le Autorita' di Immigrazione per estendere il proprio Visto. Dato che potrebbero passare diversi periodi di considerazione prima che un Visto di lunga durata venga rilasciato, viene solitamente emesso dalle autorita' del Dipartimento del Lavoro una estensione di tre mesi. Nel momento in cui verra' rilasciato un Visto di un anno, il Dipartimento del Lavoro estendera' allo stesso modo la validita' del permesso di lavoro.

Cancellazione
Il permesso di lavoro deve essere rinnovato prima della sua scadenza pena la cancellazione dello stesso. In questo caso il cittadino straniero dovra' rifare domanda per ottenere un nuovo permesso.

Descrizione del lavoro e Locazione
Il Permesso di lavoro e' valido solo per il lavoro e la locazione descritti sul Libretto di Lavoro.

Criteri per l'emissione
Nel decidere circa l'emissione o meno del permesso di lavoro, il Dipartimento del Lavoro dara' considerazione tra l'altro all'entita' del capitale sociale della societa' e allo stipendio che l'applicante percepira'. Normalmente il Dipartimento del Lavoro richiede che una societa' che impieghi uno straniero debba avere un capitale di almeno 2 milioni di baht. Piu' alto sara' il capitale, piu' favorevole sara' la considerazione. Lo stesso discorso vale per lo stipendio pagato all'impiegato straniero. Anche il matrimonio con un cittadino thai e' fonte di maggiore considerazione in sede di rilascio del permesso di lavoro, specialmente se il matrimonio dura da piu' di 2 anni o se dall'unione sia nato un bambino. Il Dipartimento del Lavoro non rilascera' un permesso di lavoro qualora non sussistano valide ragioni per assumere un cittadino straniero.

Condizioni
Il Dipartimento del Lavoro puo' imporre delle condizioni nell'ambito del rilascio del permesso di lavoro. Ad esempio, per le societa' che operino nell'esportazione, puo' essere richiesto di sottoporre periodicamente prove di tali esportazioni o di altre operazioni.

Occupazioni proibite
Alcune occupazioni sono ritenute dal Dipartimento del Lavoro proibite agli stranieri. Esse sono:

Lavori manuali
Lavori legati all'agricoltura (eccetto lavori specialistici)
Muratoria, carpenteria e altri lavori legati alle costruzioni
Lavorazione del legno
Autista
Impiegato di negozio
Banditore
Lavori di contabilita' e ragioneria
Lavorazione di pietre preziose
Lavori propri di salone di bellezza (parrucchiere etc.)
Tessitura manuale
Lavorazione di bambu'
Fabbricazione manuale di fibra di carta
Fabbricazione di lacca
Fabbricazione di strumenti musicali thailandesi
Lavorazione artigianale di oro, argento o altri metalli preziosi
Fabbricazione di bronzo
Fabbricazione di nikel
Fabbricazione di materassi o coperte imbottite
Fabbricazione di scodelle, zuppiere, insalatiere etc.
Fabbricazione manuale di seta
Fabbricazione di immagini di Budda
Fabbricazione di coltelli
Fabbricazione di ombrelli
Fabbricazione di scarpe
Fabbricazione di cappelli
Lavori di broker o di agenzia se non internazionali
Lavori di ingegneria civile
Lavori di architettura
Produzione di vestiti
Fabbricazione di ceramiche
Produzione di sigarette
Guida turistica o agente di turismo
Venditore ambulante
Composizione di caratteri thai
Elemosina
Tessitura manuale di seta
Lavori impiegatizi o di segreteria
Servizi legali
 

CASE E TERRENI
Terra case condomini

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Premessa
In ordine di permettere agli stranieri una piu’ ampia partecipazione sono stati proposti molti cambiamenti per cio’ che riguarda la legge in materia di proprieta’ straniera di terreni, edifici e condomini.

Proprieta’ di terreni
Il titolo di proprieta’ e’ conosciuto in Thailandia con il nome di “Chanote” e viene emesso normalmente in duplice copia, una per il proprietario e per eventuali creditori, e una per il “Land Department”, Ufficio del Catasto. Il titolo di proprieta’ contiene una descrizione del terreno (estensione, perimetria, etc.), una mappa e la cronologia di tutte le precedenti transazioni registrate riguardanti lo stesso. Il titolo di proprieta’ del Catasto, o almeno la copia dell’originale, rappresenta la piu’ chiara evidenza di proprieta’. Il titolare puo’ effettuare transazioni di proprieta’ o concedere altri diritti mediante la presentazione del titolo di proprieta’ originale in suo possesso presso l’Ufficio del Catasto insieme al contratto di vendita, di affitto e di registrazione di eventuali ipoteche. Sotto queste condizioni le transazioni di proprieta’ o di diritti sulla proprieta’ vengono di norma effettuati in tempi molto brevi. I titoli di proprieta’ sono emessi soprattutto per terreni in aree urbane e altre zone edificabili.

Certificato d’uso confermato
Questo certificato, conosciuto con il nome di “Ngor Sor Saam Gor” e’ simile al titolo di proprieta’. Certifica che la persona a cui e’ intestato ha il diritto d’uso della terra, che questo suo diritto e’ stato confermato, che tutte le richieste per l’emissione del titolo di proprieta’ sono state eseguite e che tale titolo e’ in attesa del “Chanote” che avverra’ al momento dell’emissione di tutti i titoli di proprieta’ della zona in esame. Questi certificati vengono trasferiti di norma presso l’ufficio Distrettuale competente piuttosto che all’Ufficio del catasto.

Certificato d’uso
Questo certificato, conosciuto come “Ngor Sor Saam”, e’ simile al “Certificato d’uso Confermato” ma non attesta l’evidenza del diritto di proprieta’ dell’intestatario in quanto tutte le richieste necessarie alla certificazione del suddetto diritto non sono state ancora eseguite. Prima che il “Certificato d’uso” sia riconosciuto dall’Ufficio Distrettuale comptetente e’ necessario inoltrare una nota di intento ed attendere 30 giorni, se nessuno accampa diritti o inoltra obiezioni il suddetto “Certificato d’uso” potra’ essere confermato.

Certificato di possesso
Questo certificato, conosciuto con il nome di “Sor Kor Nung”, indica che una persona e’ in possesso di un determinato terreno ma il certificato stesso non implica che esistano diritti associati a quel possesso. Un “certificato di possesso” non puo’ essere trasferito ma il titolare di tale certificato puo’ trasferire fisicamente il possesso del terreno ad un nuovo titolare che dovra’ richiedere a sua volta un nuovo “Certificato di possesso”. I “Certificati di possesso” sono piuttosto comuni nelle aree rurali. La loro emissione deve precedere quella del Certificato d’uso.

Una persona pagando la “Local Development Land Tax” puo’ usare la ricevuta di pagamento come evidenza del possesso. La ricevuta non fornisce alcun diritto ma e’ utile in sede di domanda per il “Certificato di possesso”.

Mero possesso
Una persona puo’ essere proprietario di terra anche senza alcuna documentazione. A parte il tipo di terreno in questione o l’ipotesi di eventuali enti che accampino pretese o diritti su di esso (tra cui anche lo Stato), il mero possesso di un terreno puo’, passo dopo passo, portare ad ottenere un documento di possesso e successivamente un titolo vero e proprio. Il mero possesso puo’ essere trasferito da una persona ad un’altra mediante un contratto scritto (che non puo’ essere pero’ registrato). Il destinatario viene cosi’ ad ottenere nulla piu’ del mero possesso del terreno dal precedente possessore.

Prescrizione
La proprieta’ di un immobile puo’ essere ottenuta anche mediante il possesso di fatto per un periodo di 10 anni. La proprieta’ ottenuta in questo modo e’ superiore a quella dimostrata da qualsiasi documentazione. La corte puo’ ordinare l’emissione di un nuovo titolo di proprieta’ al possessore di fatto dietro presentazione da parte dello stesso della prova del possesso di fatto secondo i termini stabiliti.

Usufrutto
Questo e’ un diritto concesso dal proprietario di un fondo in favore di un usufruttuario nel quale quest’ultimo ha il diritto di possesso e d’uso del terreno e dei benefici della proprieta’. L’usufruttuario possiede di regola il diritto di sfruttare le risorse forestali e minerarie del terreno. Le regole che governano l’usufrutto sono simili a quelle riguardanti i contratti d’affitto.

Contratti di vendita preliminari
Contratti preliminari concernenti il trasferimento di beni immobili a data futura sono legittimi, pero’ questi tipi di contratto generalmente non possono essere registrati rendendo cosi’ possibile per il venditore trasferire il titolo a piu’ persone, ovvero nel frattempo ad un terzo compratore. Diventa cosi’ rischioso per un potenziale acquirente sottoscrivere questo genere di contratto.

Trasferimento di proprieta’
La proprieta’ e’ normalmente trasferita tramite la sottoscrizione di un contratto scritto alla presenza dell’Ufficiale dell’Uffico del Catasto o dell’Ufficio Distrettuale. La transazione viene registrata all’interno del titolo di proprieta’ o altro documento e le copie dei documenti di supporto cosi’ come il contratto di vendita, di affitto o di mutuo ipotecario vengono tenute nelle registrazioni ufficiali. Il compratore, se persona fisica, deve provare di avere il diritto di acquistare un terreno mediante la dimostrazione della sua nazionalita’ thailandese. Se ad esempio il padre del compratore non e’ thai, quest’ultimo deve provvedere a mostrare la documentazione riguardante l’assolvimento del suo servizio militare in Thailandia. Le donne thailandesi aventi padre straniero devono provare che non stiano acquistando proprieta’ terriere in nome del padre. In teoria ad ogni thailandese sposato con uno straniero viene negato il diritto di acquistare terreno ma se lo sposo o la sposa thai dimostrano di possedere personalmente i fondi necessari all’acquisto di un terreno il permesso viene accordato.

Proprieta’ straniera
In via generale la legge in Thailandia proibisce agli stranieri di acquistare o possedere proprieta’ terriere a meno dell’esistenza di specifici accordi o di speciali permessi che dispongano diversamente. Oggi tutti gli accordi o trattati in merito alla proprieta’ straniera di terreno sono stati abrogati e alcuni speciali permessi sono accordati solo in casi limitati e sotto la supervisione dell’Investment Promotion Act, dell’Industrial Estate of Thailand Act o del Petroleum Act per progetti comunque gia’ approvati. Recentemente, al fine di risolvere alcuni problemi di liquidita’ interna, e’ stato introdotto un uso meno restrittivo per cio’ che riguarda la legge sulla proprieta’ straniera di terra da parte di banche ed altre istituzioni finanziarie proprietarie di fondi diventate straniere mediante permessi ufficiali. Queste istituzioni possono oggi possedere fondi terrieri sulla stessa base delle corrispettive istituzioni locali. In alcuni casi dove uno straniero importi un cospicuo ammontare di fondi viene permesso, con piu’ o meno restrizioni, l’acquisto di un terreno a scopo residenziale. Ultimamente molti stranieri hanno potuto acquistare ingenti quantita’ di terra utilizzando compagnie a maggioranza thailandese. Sotto la presente legge attualmente in fase di modifica una compagnia controllata almeno al 51% da thailandesi puo’ comprare terrra. Ultimamente l’Uffico del catasto tende ad agire in modo piu’ restrittivo ermettendo raramente trasferimenti di questo genere ad una Societa’ nella quale il capitale straniero e’ maggiore del 40%. In ogni caso, qualora non venga rispettata la reale equita’ delle quote societarie in possesso ai cittadini stranieri e ai cittadini thai, l’Ufficio del Catasto ha il potere di rifiutare l’autorizzazione all’acquisto di un terreno, cio’ anche nel caso in cui gli azionisti thailandesi non siano in realta’ solo nominali e dunque facciano l’interesse esclusivo dello straniero. In rispetto di cio’ l’Uffico del Catasto puo’ effettuare investigazioni sulle condizioni degli azionisti thailandesi in modo da verificare se essi abbiano in realta’ le risorse necessarie all’acquisto delle quote di una societa’. Una delle vie usate maggiormente allo scopo e’ quella di verificare le dichiarazioni dei redditi dei soci thai.

Abitazione
Questo e’ il diritto di abitare e usare a dimora una casa o un edificio senza pagarne l’affitto. Puo’ essere concesso per la vita o per un periodo di tempo non superiore a 30 anni ed e’ rinnovabile per un periodo addizionale di ulteriori 30 anni. Le regole che governano l’abitazione sono generalmente simili a quelle riguardanti l’affitto.

Affitti
Le persone fisiche o giuridiche che registrano un contratto d’affitto di terra, di edifici o di condomini (o anche altri diritti quali superficie, usufrutto o abitazione) devono pagare una tassa dell’1% sul valore dell’affitto. Vi e’ inoltre il pagamento di un bollo pari allo 0.1% basato su quanto sopra ed un addizionale bollo dello 0.5% basato sulla ricevuta d’affitto o sull’affitto prepagato presente nel contratto. Se non esiste affitto prepagato quest’ultimo bollo non va pagato fino a che l’affitto non venga realmente elargito e venga emessa una ricevuta di pagamento dello stesso.

Contratti d’affitto
Sebbene generalmente agli stranieri non sia consentito possedere terra, essi possono comunque affittarla a breve o lungo termine. Gli affitti fino a 3 anni possono essere concordati mediante stipula di semplici contratti che non hanno bisogno di registrazione. I contratti d’affitto della durata superiore a 3 anni devono essere registrati sull’Atto di Proprieta’ o sui Certificati d’uso, pena l’invalidita’ del contratto stesso. I contratti d’affitto di 3 anni con l’opzione di rinnovo vengono normalmente trattati alla stregua di quelli superiori ai 3 anni e l’opzione di rinnovo potrebbe non essere valida a meno che il contratto con all’interno l’opzione di rinnovo non venga registrato. I contratti d’affitto possono avere la durata massima di 30 anni. Nei contratti di questa durata puo’ essere inserita una clausola che permetta un rinnovo per ulteriori 30 anni, il rinnovo pero’ non puo’ avvenire automaticamente, le parti infatti devono presentarsi all’Ufficio del Catasto per registrare il rinnovo. Alcune decisioni prese dal Tribunale indicano che la clausola di rinnovo e’ personale e l’unico titolare in grado di permettere tale rinnovo e’ solo il proprietario della terra e non eventuali suoi successori. Contratti d’affito di terra a scopo commerciale o industriale possono essere registrati fino a 50 anni con clausola di rinnovo e in questo caso anche gli eredi, tramite trasmissione da parte del proprietario del bene, possono esercitare il diritto di concedere il rinnovo.

Le persone fisiche o giuridiche che registrano un contratto d’affitto di terra, di edifici o di condomini (o anche altri diritti quali superficie, usufrutto o abitazione) devono pagare una tassa dell’1% sul valore dell’affitto. Vi e’ inoltre il pagamento di un bollo pari allo 0.1% basato su quanto sopra ed un addizionale bollo dello 0.5% basato sulla ricevuta d’affitto o sull’affitto prepagato presente nel contratto. Se non esiste affitto prepagato quest’ultimo bollo non va pagato fino a che l’affitto non venga realmente elargito e venga emessa una ricevuta di pagamento dello stesso.

Edifici e appartamenti
E’ uso comune in Thailandia possedere edifici separatamente dai terreni. Siccome non esistono restrizioni alla nazionalita’ sul possedimento di edifici e’ uso comune per gli stranieri affittare le terra sulla quale edificare fabbriche o altri edifici. La proprieta’ di una fabbrica o edificio puo’ essere trasferita presso l’Ufficio del Catasto allo stesso tempo del trasferimento della proprieta’ della terra coperta dal Titolo di proprieta’ o dal Certificato d’uso confermato. I contratti di affitto a volte prendono forme inusuali. A causa della tassa sugli affitti di terra ed edifici (Land and House Tax) del 12.5% sul valore totale dell’affitto, i proprietari per minimizzarne l’incidenza preparano spesso contratti separati, il primo contratto per l’affitto dell’appartamento o dell’edificio su cui pagare appunto la tassa d’affitto (Land and Hoause Tax, 12.5%) e un altro per l’affitto di eventuali strutture aggiuntive quali arredamenti o servizi vari soggetti a tasse sul valore aggiunto minori della precedente.

Condomini
Le regole riguardanti la proprieta’ di condomini sono simili a quelle concernenti la terra. La proprieta’ di un condominio e’ rappresentata dal Titolo di Proprieta’ che viene trasferito presso l’Ufficio del Catasto. Dato che ogni condominio implica una proprieta’ anche di terra, la proprieta’ di un condominio da parte straniera e’ strettamente controllata. Gli stranieri, siano essi persone fisiche o giuridiche, possono possedere fino al 40% dell’area di un progetto di un condominio. Gli stranieri non residenti, ovvero con Visto “Non Immigrant” di qualsiasi tipo, devono dimostrare di aver importato dall’estero il capitale necessario all’acquisto dell’unita’ condominiale. Regole diverse vengono applicate a quegli stranieri operanti in compagnie promosse dal B.O.I. e a quelli con pieno Permesso di Residenza. E’ in atto comunque una tendenza volta ad incrementare le possibilita’ per la proprieta’ straniera. Per cio’ che riguarda l’affitto, i condomini possono essere presi in affitto dagli stranieri con le stesse modalita’ riguardanti la terra.

Ipoteca
Una ipoteca puo’ essere concessa da un proprietario in favore di una persona, di una banca o di una istituzione finanziaria per assicurare l’adempimento di una obbligazione. Mentre non esiste una legge specifica che vieti il diritto per uno straniero di beneficiare di una ipoteca sulla terra, l’Ufficio del Catasto non permette solitamente agli stranieri di ricevere ipoteche in quanto questo sistema potrebbe essere usato da questi ultimi come modo per possedere proprieta’ terriere. Alle banche straniere e’ comunque permesso di ricevere ipoteche. La quota da pagare per una ipoteca sulla terra, edificio o condominio e’ pari all’1% dell’ammontare dichiarato nell’accordo ipotecario (200,000 baht massimo). Deve anche essere presentata una prova di effettuato pagamento del bollo pari allo 0.05% sull’accordo di prestito (10.000 baht massimo). Se il bollo non e’ stato pagato, dovra’ essere pagato al momento della registrazione dell’ipoteca.

Tassazione sulle vendite
Le tasse sul trasferimento di proprieta’ di terreni, edifici e condomini sono riconducibili al 2%. Inoltre viene richiesto il pagamento di un ulteriore 0.5% derivante dalla tassazione sulla differenza tra il valore dichiarato e il valore reale di accertamento rilevato. I possessori di terra o di edifici da meno di 5 anni che intendano vendere le proprieta’ in questione sono soggetti ad una sovrattassa del 3.3% temporaneamente ridotta allo 0.11%. Per le persone giuridiche che intendano vendere terreni, edifici o condomini, esiste una trattenuta pari all’ 1% pagabile presso l’ufficio di registrazione. L’intera tassa sul reddito da parte di una societa’ deve essere pagata sul profitto al momento che la societa’ venditrice del bene presenta la dichiarazione dei redditi. E’ permesso un credito per l’1% di trattenuta.

Comprare casa in Thailandia
Gli Amanti della Thailandia in Gli Amanti della Thailandia - สำหรับใครที่รักประเทศไทย

Uno straniero può comprare casa in Thailandia ed esserne effettivamente intestatario solo se si tratta di un appartamento in un condominio ed a patto che questo condominio abbia ottenuto il certificato relativo alla Condominium Act No. 3 B.E. 2542 e disponga di titoli di proprietà [chanote] liberi ed indivisibili per ciascun appartamento. In un condominio la quota intestabile a stranieri è di non oltre il 49% degli appartamenti inclusi nello stabile cioè ad esempio in un condominio di 10 appartamenti solo 4 saranno intestabili a stranieri. (eccezione per alcune zone come Bangkok che benificiano di trattati diversi). In tutte le altre tipologie di proprietà immobiliare dove l' intestazione della terra è indivisibile al possesso dell' immobile, cioè sempre perchè le case non fluttuano nel cielo, ( esempio ville, villette a schiere, town house etc ... ), è impossibile per uno straniero divenirne diretto intestatario.
L' acquisto a mezzo del nome della moglie thailandese non comporta nessun diritto in quanto la casa sarà proprietà esclusiva della cittadina thailandese poichè presso il land office chiedono venga firmata una dichiarazione da parte dei coniugi farang-thai nella quale si rinuncia a qualsiasi diritto o rivalsa sulla proprietà da parte del coniuge straniero, in tale dichiarazione deve essere anche sottoscritto che i soldi per l' acquisto di detta proprietà non provengono dall' estero.
Un modo per garantirsi una certa sicurezza è quella di intestare la casa ad una company Ltd appositamente costituita di cui si potrà averne il controllo.
Esiste anche un altro modo che è quello di affittare un terreno per 30 anni con contratto registrato nel titolo di proprietà [chanote ti din] e sul quale si può costruire una casa ma questo significa soltanto che nessuno la può reclamare entro i 30 anni del contratto però non si è comunque proprietari ed inoltre ormai in Thailandia per affittare un terreno edificabile per 30 anni vi chiederanno un affitto che in alcuni casi supererà il valore del terreno se venduto normalmente.
La leggenda metropolitana per cui l' affitto è rinnovabile automaticamente per altri 30 + 30 + 30 non trova fondamento nel codice civile thailandese la quale opzione è sì possibile ma solo se fra 30 anni il proprietario del terreno è ancora lo stesso in quanto si tratta di un accordo privato fra le parti e non una clausola applicabile e prevista nel codice civile per i contratti a lunga durata, infatti se si tratterà con gli eredi del proprietario o se nel frattempo la nuda proprietà è stata venduta, la clausola opzionale del rinnovo obbligatorio non potrà reggere e bisognerà rifare un contratto ex novo con chissà quali nuove condizioni e termini. Anche la possibilità di affittare il terreno dalla moglie, almeno che il contratto non venga stipulato prima del matrimonio ( quindi fra estranei ) non trova fondamento nella legge thailandese in quanto un tale contratto sarebbe viziato ed oggetto di disputa sul merito in caso di divorzio.
INSURANCE
Assicurazioni viaggio | Come usarle al meglio?
Mr.Pui Consigli, Informazioni

A proposito di assicurazioni viaggio, queste sono le domande più frequenti che vengono poste da chi programma un viaggio:

Qual è la migliore?
Qual è quella più economica?
Qual è quella che anticipa i soldi?

In generale le informazioni inerenti ad un’assicurazione viaggio, facilmente reperibili in rete, si limitano ad indicare quale sia la “migliore” e, soprattutto, la meno costosa, ma una volta che abbiamo scelto e acquistato la nostra polizza, sappiamo come comportarci nel caso in cui dovessimo averne bisogno?
In questo articolo cercheremo di aiutarvi a usare al meglio la vostra copertura assicurativa.


Una volta acquistato il biglietto aereo e scelta l’assicurazione più adatta alle nostre esigenze (in questo nostro articolo trovate una tabella comparativa di alcune tra le migliori compagnie assicurative sul mercato), ci sentiamo normalmente più “al sicuro” perché, nel caso in cui ci dovesse succedere un incidente o qualsiasi altro problema di salute, sappiamo di essere sotto copertura assicurativa.
Se malauguratamente dovesse capitare di doverci recare in ospedale, il problema è sapere come agire, cosa fare e chi chiamare.

Assicurazioni viaggio | Come si sono evolute negli anni
Negli anni le assicurazioni viaggio sono assolutamente migliorate. In passato, la maggior parte delle compagnie proponeva polizze molto vincolanti, oltretutto era poco chiaro il modus operandi di come ci si doveva comportare in caso di bisogno e in quali strutture ci si potesse recare. Se si era in partenza per la Thailandia, per esempio, veniva proposta una polizza con copertura solo per la Thailandia e venivano indicate le strutture sanitarie presso le quali l’assicurazione era convenzionata per il pagamento diretto in caso di ricovero.

Molto scomodo se il primo ospedale convenzionato si trovava magari a 200 km di distanza, perché in caso di necessità immediata non si aveva il tempo di cercare la struttura convenzionata più vicina, ma si doveva andare in quella più a portata di mano; anticipare le spese (che possono essere anche molto esose in certi ospedali privati) per poi farsele rimborsare al ritorno, senza contare la difficoltà di contattare telefonicamente l’assicurazione, con costi telefonici internazionali molto elevati.
Oggi per fortuna molto è cambiato.

Le assicurazioni viaggio sono diventate molto più competitive e forniscono una copertura quasi totale ovunque ci troviamo. Ora non coprono più solo un paese ma, in molti casi, si possono stipulare “worldwide”, ossia valide in tutto il globo. Non hanno più le loro strutture convenzionate, ma operano con tutti gli ospedali internazionali del paese; quasi tutte hanno le loro APP dedicate per i nostri smartphone con le quali è possibile contattarle in qualsiasi momento.

Come agire in caso di bisogno?
Solo pochi semplici punti che, in caso avessimo la necessità di contattare la nostra assicurazione viaggio, ci permettano di guadagnare tempo, in alcuni casi molto tempo.
Per prima cosa, quando avrete stipulato la vostra copertura vi verrà consegnato il contratto (via e-mail se fatto online):

trascrivete sul vostro telefono il numero della polizza, il nome della vostra assicurazione e il numero del centralino da chiamare in caso di bisogno, in modo che sia sempre a portata di mano.
trascrivete le stesse cose su un foglietto da tenere sempre con voi (nel portafoglio, in borsetta…). Sembrano banalità, ma è successo diverse volte che, dopo un incidente oppure per cause differenti, la persona portata in ospedale non fosse cosciente e il personale abbia dovuto letteralmente frugare dentro ai suoi effetti personali sperando di trovare qualche informazione utile per poter contattare la sua assicurazione.
Nel caso abbiate invece bisogno di cure perché non state bene (un taglio, una caduta in motorino, etc.), ecco come agire per velocizzare le procedure:

Contattate la vostra assicurazione (tramite la APP o il numero del centralino dedicato) e comunicate che per il problema xxxxx vi state recando in quella determinata struttura, con nome e località dell’ospedale.
La vostra assicurazione aprirà una pratica a vostro nome, quindi si metterà in azione e contatterà l’ospedale dove state per recarvi avvertendolo del vostro arrivo.
In certi casi, se gli operatori sono reattivi, non è difficile che al vostro arrivo in ospedale, quando mostrate il passaporto alla reception, loro siano già stati avvertiti dalla vostra assicurazione e grazie a questo non dovrete aspettare e salterete tutti i tempi di attesa (a volte molto lunghi).
Assicurazioni viaggio | Come operano?
In molti pensano di “essere a posto” una volta stipulata l’assicurazione viaggio e di non dover pagare nulla in anticipo…..sbagliato!

Ci sono delle “regole” che molti non conoscono. Vediamo quali sono.

Le assicurazioni si fanno carico direttamente delle spese degli ospedali solo in caso di ricovero, diversamente si dovrà pagare di tasca propria e al ritorno a casa avviare le pratiche per il rimborso.

ESEMPIO:

Ci facciamo un taglio sugli scogli al mare, andiamo in ospedale, ci danno 10 punti di sutura e veniamo dimessi.
In questo caso dobbiamo pagare noi tutte le spese sostenute – TENERE TUTTE LE RICEVUTE E LE EVENTUALI CARTELLE – e al nostro ritorno le invieremo alla compagnia assicurativa, per ottenere il rimborso che di solito avviene in 60-90 giorni.
Ci facciamo un taglio sugli scogli al mare, andiamo in ospedale, ci danno 10 punti di sutura e veniamo ricoverati per sicurezza per eventuali/possibili infezioni: in questo caso la nostra assicurazione si farà carico di tutte le spese ospedaliere e non dovremo anticipare assolutamente nulla (alcune assicurazioni prevedono una franchigia da pagare al momento delle dimissioni, ma sono poche decine di euro nella peggiore delle ipotesi).
Come scegliere gli ospedali?
Le assicurazioni operano con tutti gli ospedali internazionali (in Thailandia ad esempio le catene dei BANGKOK HOSPITAL o quelle del SAMITIVEJ HOSPITAL, che si trovano in tutto il paese con numerose strutture ospedaliere), ma in caso di bisogno è sempre meglio avvertire prima la nostra assicurazione, specificando in quale ospedale stiamo per recarci, perché alcuni ospedali sembrano “internazionali” e non lo sono, non accettano le assicurazioni stipulate all’estero, ma solo quelle all’interno del paese.
Potrebbe succedere di recarsi nella struttura X e che questa non collabori con compagnie assicurative all’esterno del paese, pur essendo presenti nella nazione (ad esempio ALLIANZ, che se stipulata in Italia potrebbe non essere accettata in alcuni ospedali non internazionali, mentre con una ALLIANZ locale non ci sarebbero problemi) . Quindi, dopo una serie di disguidi, vi ritrovereste a dover anticipare i soldi, anche se la vostra assicurazione le prova tutte per sostenere le spese.
https://livingsiam.com/assicurazioni-viaggio/

 

VISTI
METV il nuovo visto turistico da 6 mesi
E’ notizia di questi giorni l’approvazione definitiva di un nuovo tipo di visto turistico che si andra’ ad affiancare a quelli che sono ottenibili al momento. Il nuovo visto e’ stato chiamato METV sigla che e’ l’acronimo di Multi Entry Turistic Visa e come si capisce facilmente parliamo di un visto che permette piu’ ingrssi nel paese. Ecco una breve descrizione di questa nuova opportunita’ in fatto di visti per la Thailandia.
Sara’ possibile richiedere il nuovo METV a partire dal 13 novembre 2015 presso una delle ambasciate o consolati thailandesi in giro per il mondo. Al costo di emissione di 5000 baht avrete un visto che vi permettera’ di fare ingressi multipli nel paese quindi si adatta molto bene a chi sta facendo un viaggio lungo e con molte tappe e che quindi prevede piu’ uscite e rientri in Thailandia. Ogni ingresso nel paese da diritto ad una permanenza massima di 60 giorni, se sforate il periodo il visto decade ed andate direttamente in overstay con tutti i possibili problemi del caso. I 6 mesi di validita’ del visto vengono conteggiati dal primo ingresso nel paese, da quando ottenete il visto avete 60 giorni di tempo per fare il primo ingresso in Thailandia e come sempre ricordate che al momento della vostro ingresso il passaporto deve avere 6 mesi di validita’ residua.
La titolarieta’ del visto METV vi permette quindi di fare piu’ ingressi nel paese senza incappare in problemi alle frontiere e venire identificati come “visa runners” ovvero quelle persone che escono dalla Thailandia e rientrano subito dopo per avere nuovamente i 30 giorni di permanenza in Thailandia. La soluzione e’ adatta quindi per chi prevede un viaggio lungo mentre se volete stare 6 mesi di seguito vi conviene pur sempre richiedere un visto turistico doppia entrata. Essendo il METV un visto di tipo turistico non vi da diritto a lavorare legalmente nel regno

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Visti per l Italia per Thailandesi by Italgate
italgate
Visti Consolari Shengen
I cittadini thailandesi che desiderano recarsi in Italia devono obbligatoriamente richiedere un Visto Consolare Shengenpresso la Sezione Consolare dell'Ambasciata Italiana a Bangkok

A seguito dell'entrata in vigore di nuove leggi sorte per regolamentare l'ingresso di cittadini stranieri negli stati Europei, all'atto della presentazione della domanda di Visto e' necessario che la documentazione allegata sia idonea al tipo di Visto che si intende ottenere. le tipologie di Visto piu' comunemente richieste sono turistico, per studio, per lavoro, per familiare al seguito, ovvero per ricongiungimento familiare.

L'Italgate offre da oltre un decennio un valido supporto utile per disbrigare e assolvere ogni incombenza relativa al rilascio di Visti per l'Italia e per gli altri paesi Europei, il personale addetto provvede a raccogliere la documentazione necessaria, a fissare gli appuntamenti presso il Call Center dell'Ambasciata italiana, a preparare al colloquio la persona che dovra' richiedere il Visto e ad accompagnarla presso gli Uffici competenti qualora il caso lo richieda.
Visto Turistico per l'Italia
Come si deduce dalla denominazione di questo tipo di Visto, e' evidente che chi lo richiede intende andare in Italia per trascorrere una vacanza. In alcuni casi pero' alla vacanza si associa anche un altro presupposto, quale ad esempio un legame affettivo, l'intenzione di contrarre matrimonio con un cittadino italiano oppure il desiderio di incontrare parenti di origine thailandese che vivono in Italia.

Per le suddette motivazioni l'Italgate, in base al caso che gli si presenta, istruisce la procedura idonea:

Invito in Italia per motivi affettivi
La documentazione da preparare e presentare alla Sezione Consolare dell'Ambasciata Italiana a Bangkok non e' complessa, a seguito della richiesta da parte del cittadino italiano interessato si procede a verificare lo status economico e sociale della persona invitata, si raccoglie la documentazione necessaria, quindi si fissa l'appuntamento presso il Visa Application Center circa venti giorni prima della partenza per l'Italia.

Invito in Italia per fidanzamento
In questo caso la procedura da seguire e' alquanto complessa e prevede in rilascio del Visto dopo circa tre mesi dalla data di avvio della pratica. Dopo aver legalizzato, tradotto e autenticato vari certificati della persona invitata sara' possibile ottenere l'autorizzazione al fidanzamento e quindi richiedere un Visto Turistico valido per novanta giorni di permanenza nello stato italiano.

Invito in Italia per visita a parenti
A seguito del trasferimento in Italia di molti cittadini thai, ultimamente vi sono varie richieste di Visti turistici per l'Italia da parte di parenti degli emigrati. La procedura prevede la richiesta di alcuni documenti a comprova dello stato di parentela e la traduzione in italiano di qualche certificato, raccolta la documentazione necessaria si fissa l'appuntamento per ilVisto Shengen presso il Visa Application Center circa venti giorni prima della partenza per l'Italia
 
Visto Turistico - Turist Visa (TR) – (V.O.A)

Il visto turistico per entrare in Thailandia non è richiesto in caso di permanenza che non superi i 30 giorni totali
al momento dell’ingresso in Thailandia vi verrà stampato sul passaporto il cosiddetto V.O.A. (visa on arrival) è gratuito e valido per un massimo di 30 giorni se l’ingresso avviene via aerea, 15 giorni se l’ingresso avviene via terra, in caso si viaggi solo con un biglietto aereo di solo andata sarà necessario avere un biglietto aereo che dimostri l’uscita dal paese a scadenza dei 30 giorni dal giorno di arrivo, questo non viene richiesto se si viaggia con un biglietto aereo di andata e ritorno, con data di ritorno del volo a scadenza dei 30 giorni dal giorno di arrivo.
Se il vostro periodo di permanenza in Thailandia supera i 30 giorni, si dovra richiedere unvisto turistico (TR) in un consolato o ambasciata thailandese nel paese di appartenenza, recandosi di persona o tramite spedizione del proprio passaporto con i documenti richiesti.
Il visto turistico per permanenze superiori ai 30 giorni, si puo richiedere per una singola entrata (single entry), cioè della durata di 60 giorni scaduti i quali si puo estendere per altri 30 giorni, quindi per un totale di 90 giorni, recandosi all’ufficio immigrazione o ambasciata thailandese, pagando una somma di 1900 bath
Il visto doppia entrata (double entry) è valido per 6 mesi, al vostro ingresso in Thailandia vi viene timbrato il primo visto con la data e il giorno di ingresso, passati 60 giorni, si esegue la stessa procedura del visto singola entrata, basta recarsi presso un’ambasciata thailandese per l’estensione dei 30 giorni al costo di 1900 bath, quindi per un totale di 90 giorni, una volta scaduti i 90 giorni del primo visto, si dovra uscire dal paese, sia via terra o via aerea, in questo modo, al momento del rientro, vi verra timbrato il secondo visto con giorno a data di ingresso, che puo essere anche lo stesso giorno dell’uscita, e avrete altri 60 giorni di permanenza, scaduti i quali si ripete la stessa procedura descritta prima per l’estensione di altri 30 giorni, per altri 90 giorni totali, quindi con visto doppia entrata si ha la possibilità di permanenza per un massimo di 180.
Il passaporto deve avere una validita minima di almeno 6 mesi
Con un visto turistico non è consentito lavorare e che per questo tipo di reati le leggi in Thailandia sono molto severe
Termini di utilizzo del visto turistico:
Ricordo che il visto doppia entrata deve essere utilizzato entro 180 giorni dal momento in cui viene rilasciato, in caso di visto singola entrata il tempo limite di utilizzo è di 90 giorni sempre dal momento del suo rilasciato. In caso il visto non venga utilizzato entro il tempo limite automaticamente decade la possibilità di utilizzare anche la seconda entrata.
IMPORTANTE
Per tutti i tipi di visti, in caso si rimanga in Thailandia oltre i giorni consentiti dal proprio visto, che possono essere fino ad un massimo di 20, è prevista una multa di 500 baht per ogni giorno in eccesso (overstay), circa 12 euro al giorno, fino a un massimo di 20.000 baht, cioè circa 500 euro.
Attualmente, in caso del superamento dei 20 giorni massimi di overstay, oltre che a commettere il reato di immigrazione clandestina, non bastera piu pagare una semplice multa ma si verra quasi sicuramente arrestati, con conseguente processo e tutte le spese che ne deriveranno, con espulsione dal paese (a spese proprie), inoltre vi potrebbe venir negato il rientro nel paese per parecchi anni
Visto Thailandia Per Pensionati e Over 50
Visa Non Immigran O-A (long Stay)

Il visto non immigrant di tipo O-A viene rilasciato ai pensionati e a persone di età dai 50 anni in su (visto per over 50) che desiderano soggiornare in Thailandia per un periodo non superiore a 1 anno senza l’intenzione di lavorare
Il titolare di questo tipo di visto può rimanere in Thailandia per 1 anno e con il visto non immigrant O-A è severamente vietata qualsiasi attività lavorativa.
Requisiti per richiedere il visto non immigrant O-A:
- Questo tipo di visto è rilasciato a stranieri con 50 anni compiuti o più di 50 anni nel momento in cui si presenta la domanda.
- Al richiedente non deve essere stato proibito l’ingresso in Thailandia come previsto dalla legge sull’immigrazione BE 2522 (1979).
- Non aver commesso nessun tipo di reato in Thailandia ed avere la fedina pulità nel paese di residenza o nel paese di nazionalità.
- La domanda di visto può essere presentata nel paese di nazionalità o di residenza oppure in Thailandia all’ambasciata italiana a Bangkok.
- Il richiedente non deve avere malattie importanti come: lebbra, tubercolosi, tossicodipendenza, elefantiasi, sifilide in terza fase, come indicato nel regolamento ministeriale No. 14 B.E. 2535, sarà richiesto certificato medico attestante la buona salute con validità non superiore a 3 mesi e dovrà essere autenticato da un notaio oppure da una reppresentanza diplomatica o consolare.
Documenti richiesti:
- Passaporto valido per un periodo non inferiore a 18 mesi.
- 3 moduli per la richiesta del visto compilati.
- 3 fotografie recenti del richiedente formato tessera (4×6 cm)
- Un formulario con tutti i dati personali.
- Una copia di un estratto conto bancario da cui risulti depositata una somma non inferiore a 800.000 baht almeno da 3 mesi, o certificato di reddito in copia originale con uno stipendio mensile che non sia inferiore a 65.000 baht, oppure un conto di deposito più un reddito mensile che non sia inferiore a 800.000 baht all’anno.
- Nel caso di presentazione di un estratto conto bancario, è necessaria e obbligatoria una lettera di garanzia dalla banca in copia originale.
- Una lettera di verifica rilasciate dal paese di cittadinanza o di residenza attestante che il richiedente non ha precedenti penali, tale verifica ha una vailidità massima di 3 mesi e il documento dovrà essere autenticato da un notaio oppure da una reppresentanza diplomatica o consolare.
- Nel caso in cui il coniuge non sia ammessibile per il rilascio del visto non immigrant O-Apotrà rientrare nella categoria di visto non immgrant O cioè per ricongiungimento familare, fornendo prova del certificato di matrimonio che dovrà anche in questo caso essere autenticato da un notaio oppure da una reppresentanza diplomatica o consolare.
Segnalazioni:
Anche se il visto non immigrant O-A ha la durata di 1 anno, ogni 90 giorni si ha l’obbligo di recarsi presso un ufficio immigrazione nella zona di residenza per segnalare la propria presenza in Thailandia, in caso non sia diposnibile un uffico immigrazione nella zona dove si risiede basterà recarsi ad una stazione di polizia, questo va fatto ogni 90 giorni fino alla scadenza del visto.
La segnalazione scaduti i 90 giorni può essere inviata anche tramite posta fornendo i documenti richiesti:
- 1 modulo di segnalazione (Tor Mor 47)
- 1 copia delle pagine del passaporto che mostrino chiaramente la foto del richiedente i dati personali e il timbro del visto di arrivo.
- Eventuali copie di precedenti segnalazioni.
- 1 busta con scritto il vostro indirizzo e preaffrancata per la restituzione della ricevuta.

Il tutto va spedito a:
Divisione Immigrazione 1, 120 Moo 3,
Government Center B
Chaengwattana Soi 7
Laksi, Bangkok 10210
Contatti telefonici e sito web di riferimento:
Call Center 1178
Tel: 0066 (0) 214 198 89
Fax: 0066 (0) 214 382 28
www.immigration.go.th

Il visto non immigrant O-A una volta scaduto puo essere rinnovato presentando prove documentate del bonifico bancario o un conto di deposito in Thailandia per un importo non inferiore a 800.000 baht oppure un conto di deposito più un reddito mensile che non sia inferiore a 800.000 baht all’anno, da tener sempre presente che il rinnovo è a discrezione del funzionario dell’immigrazione.prima di fare qualsiasi cosa di informarsi presso l’ambasciata e i consolati presenti in italia
 
Visto per motivi di studio

Premettendo che la tematica dei visti e’ molto ampia e molto dibattuta su internet e che le leggi in materia cambiano spesso c’e’ da sottolineare il visto per rimanere in Thailandia per motivi di studio e’ uno di quelli relativamente piu’ facili da ottenere. Voglio quindi descrivervi l’iter che dovete fare per ottenerlo.
Piccola premessa: in Thailandia i visti si dividono in 2 grandi categorie quelli turistici (turistic visa) e quelli rilasciati per altri motivi detti non-immigrant. Dei non-immigrant se ne hanno tante tipologie tra le quali troviamo anche il cosidetto ED (educational). Questo tipo di visto viene ovviemente rilasciato per motivi di studio quindi la prima cosa da fare e’ iscrivervi ad una universita’ o meglio ancora ad un corso di lingua per imparare il thailandese.
La prima cosa da fare e’ ovviamente iscriversi ad un corso della scuola che avete scelto. Sara’ la scuola poi ad inoltrare la domanda presso il Ministero per l’Educazione il quale ovviamente rispondera’ in maniera positiva. Avendo la lettera di risposta a questo punto dovete recarvi presso una ambasciata thailandese muniti di documenti quali: passaporto, fotocopia del passaporto, 2 foto tessere, lettera della scuola, comunicazione del Ministero dell’Educazione, application form da compilare (ritirabile in ambasciata direttamente) ed inoltrare la domanda. Se siete in Italia potete richiedere il visto presso l’ambasciata thailandese di Roma o presso uno dei consolati sparsi sulla penisola, se invece vi trovate gia’ in Thailandia potete andare in una delle ambasciate dei paesi limitrofi tipo Laos, Malesia o Singapore (vi sconsiglio l’ambasciata thailandese in Cambogia in quanto fa sempre problemi per il rilascio di visti non-immigrant).
Il visto che l’ambasciata vi rilascia e’ di 90 giorni, questo visto e’ prolungabile di 90 giorni per volta fino ad un anno massimo recandosi ogni 3 mesi presso gli uffici della divisione immigration della polizia thailandese, dovete recarvi all ufficio immigrazione con una dichiarazione della scuola che effettivamente frequentate il corso, fotocopia della pagina frontale del passaporto e della pagina con il visto, un foto tessera. Li compilerete il modulo di richiesta estensione visto, farete la notifica dell’indirizzo che avete in Thailandia e poi potete chiedere l’estensione trimestrale del visto pagando 1900 baht. Potete ottenere il prolungamento trimestrale per 3 volte, che sommati ai primi 3 mesi che vi da l’ambasciata fanno quindi 12 mesi, dopodiche’ dovrete ripetere la procedura dall’inzio. Ultima annotazione non meno importante: il visto non-immigrant ED non vi da il diritto a lavorare, e quindi produrre reddito, sul suolo thailandese per questo esistono altri tipi di visto e sopratutto un documento apposito chiamato work permit, in tutti i casi il visto ED e’ un metodo relativamente facile per rimanere in Thailandia per un lungo periodo.Come sempre,si consiglia di rivolgersi in loco ad un agenzia seria per espletare tutte le formalità
 
OVERSTAY
Il sito web dell'Ufficio Immigrazione di Bangkok ha pubblicato un nuovo annuncio in merito al superamento del permesso di soggiorno.(Overstay)L'annuncio è un'ulteriore conferma sulla repressione proposta contro gli stranieri che soggiornano in Thailandia col visto scaduto.La differenza con la prima proposta fatta è il massimo tempo di espulsione che viene limitato a 10 anni.L'annuncio che è scritto sia in inglese e tailandese definisce in dettaglio le sanzioni per superamento del permesso dil soggiorno come segue:Attenzione! Agli stranieri che violano la legge sull'immigrazione, BE2522 da overstaying più di 90 giorni nel Regno di Thailandia sarà proibito di rientrare nel regno per un certo periodo di tempo come segue.Se gli stranieri "si costituiscono" (di solito si presentano all' Immigrazione al momento di lasciare il paese), gli sarà impedito di tornare per un periodo che dipenderà da quanto tempo sono rimasti senza visto:
Overstay più di 90 giorni espulsione di 1 anno - Overstay più di 1 anno espulsione di tre anni
Overstay più di 3 anni espulsione di 5 anni - Overstay più di 5 anni espulsione di 10 anni
Nel caso in cui lo straniero viene arrestato:Overstay Meno di 1 anno espulsione di 5 anni - Overstay più di 1 anno espulsione di 10 ann

bangkok.immigration

 

Un articolo trovato in rete abbastanza utile

nomadidigitali

 

Non Immigrant O e permesso di soggiorno per matrimonio

fabio
Se siete sposato con una thailandese o avete un bambino thailandese, allora potete vivere Thailandia con un visto per matrimonio, noto anche come visto "O". Si noti che questo è un visto di tre mesi quando si entra in Thailandia e deve essere esteso all'interno del Paese Thailandia, e' in pratica molto simile alla procedura per rimanere in Thailanndia per pensione di anzianità o visto "OA".
L'estensione del soggiorno per un anno per motivi matrimoniali e' un permesso che viene accordato a persone che siano coniugate con un cittadino thailandese e soddisfino i requisiti dell'Ufficio immigrazione. Il titolare di questo permesso ha il diritto di soggiornare per un anno in Thailandia senza la necessità di uscire dal paese. E' rinnovabile ogni anno e può essere rinnovato all'interno del Paese se lo straniero soddisfa i requisiti.
Il termine popolare per questo tipo di estensione e' visto per matrimonio, ma in realta', tranne che nella parte iniziale non e' un visto ma un permesso.

● Tutto comincia con l'ottenimento di un visto non immigrant O per motivi matrimoniali
All'ambasciata thailandese quando richiedete questo visto dovrete mostrare:
- Copia del passaporto;
- Copia del vostro certificato di matrimonio
- Copia della carta d'identità thailandese o tua moglie o il figlio;
- Copia Tabian Baan (il documento riguardante la casa che ogni thai deve avere)
- Foto formato passaporto
Una volta che avrete riempito e consegnato con il modulo di domanda e pagata la tassa l'ambasciata emetterà un visto di tre mesi.
Arrivando in Thailandia attivate questo visto che vi permette di stare in Thailandia 90 giorni dalla data di entrata.
● A questo punto potete iniziare a preparare i documenti prestando attenzione a tutti ma dando un'occhiata speciale ai requisiti finanziari che permetteranno di prolungare il vostro soggiorno fino a raggiungere l'anno. L'estensione avrà luogo negli ultimi 30 giorni dei 90 concessi dal visto non immigrant, dovranno in ogni caso essere rimasti 21 giorni alla scadenza. La domanda di proroga del visto sarà presentata all'ufficio immigrazione.
In base a questo permesso lo straniero puo' stare e lavorare in Thailandia posto che un valido permesso di lavoro va insierme a questo tipo di estensione, non e' che ci sia accompagnato, intendiamoci, ma solo che se siete giovani gli uffici thai capiscono che in qualche modo vi dovete pur mantenere e allora preferiscono che lo facciate alla luce del sole. Questo è considerato un vantaggio per le prospettive di occupazione di stranieri dato che il datore di lavoro ha la sola preoccupazione di richiedere il permesso di lavoro.
I requisiti per accedere a questa estensione:
- Essere sposato a un cittadino/a thai. Questo è dimostrato attraverso un certificato di matrimonio.
- Fabbisogno finanziario
1. 400.000 baht in un conto presso una banca thailandese depositati almeno 2 mesi prima della richiesta di visto
2. Reddito mensile di almeno THB 40.000. Una lettera dell'ambasciata dello straniero deve dimostrare di verificare questo reddito.
3. Combinazione del conto bancario thailandese e reddito annuo con la somma di 400.000 baht. (rimane nella legge ma non e' piu' accettato da lungo tempo).
Due requisiti sono chiesti da alcune ambasciate e consolati all'estero, mentre non sono richiesti per il rilascio del visto non immigrant: una dichiarazione della polizia, un certificato medico. Non vengono richiesti se lo richiedete all'interno del territorio thailandese.
● Per arrivare a provare che avete questi requisiti ecco cio' di cui l'iimmigrazione ha bisogno:
- Modulo di richiesta T.M. 7
- Copia del certificato di matrimonio
- Copia del passaporto;
- Foto che mostrino un reale rapporto fra voi, la moglie o il marito
- Foto e mappa del vostro appartamento/casa in Thailandia o di quello della moglie (sembra che questo e il precedente da alcuni uffici dell'immigration non vengano piu' richiesti).
- Copia del libretto bancario che mostri 400.000 THB in un conto bancario thailandese;
- Dichiarazione della vostra ambasciata di un reddito di 40.000 THB mensili se non si usa il sistema del deposito bancario;
- o ancora nel caso che lavoriate in Thailandia e quindi abbiate un regolare permesso di lavoro presentazione di tale permesso e di una lettera della compagnia per cui lavorate che certifichi il salario che vi viene corrisposto e che non dovra' essere inferiore di 40.000 baht al mese. Tale lettera dovra' specificare anche la posizione.
- Modello PND.1 (Personal Corporation income Tax) degli ultimi 3 mesi ed imposta sul reddito delle persone fisiche per l'anno precedente con ricevute di pagamento.
- Altro come, ad esempio, registrazione di una company
- Copia del Tabian Baan della moglie e eventuali figli thai e loro carte di identita' thai.
- Certificato di nascita dei figli (se ne avete), dove figura che siete il padre.
- Foto formato passaporto (4x6 cm) con sfondo bianco, non altro colore, e on anteriore a 6 mesi,
- Registrazione di interviste separate col marito e la moglie per confermare lo status di marito e moglie
- Se avete un amico thai portatelo con voi, sara' interrogato e potra' garantire sulla vostra rettitudine e onesta'.
- La lettera del coniuge che chiede all'autorita' il rilascio del visto per supporto alla famiglia non e' richiesta ma facoltativa,
Questo dovrebbe essere tutto ma i funzionari si riservano e hanno il diritto di esaminare o chiedere documenti complementari, se necessario.
Pagamento di 1900 baht.
Una volta consegnati questi documenti ci vogliono normalmente 2-3 settimane per ottenere il rilascio del visto di 1 anno rilasciato.
Una volta che si ha il visto di 1 anno occorre sempre assicurarsi, prima di lasciare la Thailandia, di aver presentato e ottenuto il permesso di rientro o il visto di un anno non sarà valido al ritorno.
● Se e' una donna straniera a richiedere il visto per matrimonio, e quindi a chiedere di essere sostenuta dal marito thai tutto sara' molto piu' semplice. All'Ufficio immigrazione dovra' presentare:
- copie del passaporto
- certificato di matrimonio
- certificato di nascita di eventuali bambini
- registrazione casa del marito
- Mappa della casa, fotografie della casa e della famiglia (come sopra).
- carta d'identità del marito
- Saranno inoltre fatte interviste rgistrate sia per il marito che per la moglie per confermare lo status di marito e moglie
Domanda di ulteriore soggiorno per la moglie non- thailandese per ricevere il sostegno del marito puo' dividersi in due casi: il marito è un cittadino thailandese o e' residente permanente nel Regno di Thailandia .
● Se il marito ha nazionalità thailandese occorre presentare:
- Tor Mor 7 o modulo di immigrazione 7.
- copia del passaporto
- foto 4 cm. X 6 cm, formati passaporto (come sopra)
- certificato di matrimonio
- copa di registrazione all'anagrafe, copia della carta d'identità
- certificato di nascita dei figli del richiedente ( se del caso)
- registrazione delle interviste di marito e moglie
- la richiedente deve accompagnare il marito allUfficio Immigrazione per certificare tutti i documenti . La coppia dovra' essere in grado di confermare che sono ancora marito e moglie .
- I funzionari si riservano e hanno il diritto di chiedere e esaminare documenti complementari , se necessario.
- pagamento di 1.900 baht.
● Il marito che è un residente permanente nel Regno di Thailandia
- modulo di immigrazione 7 ( Tor Mor 7)
- copia del passaporto
- fotografia 4 cm. X 6 cm, formato passaporto (come sopra)
- certificato di matrimonio
- copia autenticata del passaporto del marito , una carta d'identità non- Thai del marito , certificato di residenza permanente del marito
- certificato di nascita dei figli del richiedente ( se del caso)
- registrazione del colloquio della candidata e di suo marito.
- La richiedente deve accompagnare il marito all'Ufficio Immigrazione per certificare tutti i documenti . La coppia dovra' essere in grado di confermare che sono ancora marito e moglie.
- Prova del reddito del marito insieme ai documenti correlati, quali :
lettera della banca in cui il marito ha un conto.
libretto bancario.
oppure prove di occupazione e di reddito e prova del pagamento delle imposte sul reddito (se del caso)
I funzionari si riservano il diritto di esaminare o chiedere documenti complementari , se necessario.
Pagamento di 1.900 baht.

Run for Visa to Laos


La nazione più vicina alla thailandia per ottenere il rinnovo del visto è il laos

La soluzione più economica è il minibus con partenza da Pattaya la domenica o il mercoledì verso le 19 per arrivare in Laos all apertura della frontiera il mattino dopo.
Rapida visita all ambasciata
http://vientiane.thaiembassy.org/vientiane/en/


e vai all hotel.Si riparte l indomani alle 13 circa,si ritira il passaporto vistato e si torna a Pattaya intorno alla mezzanotte
La spesa si aggira sugli 9mila bht e comprende trasferimento,costo dei visti,alloggio e pasti in hotel.Potete acquistare il pacchetto viaggio presso qualsiasi agenzia di Pattaya
Sconsiglio il fai da te o altre soluzioni

AGENZIE
italgate

Consulenze aziendali e per privati in Thailandia

passionethai

 

Questa agenzia è un punto di riferimento affidabile e concreto in Thailandia per chiunque necessita di consulenza legale e amministrativa. Si occupa di assistenza burocratica, costituzione di societa’ tipo company ltd, richiesta visti per l’Italia o la Thailandia ed altri paesi europei come l’Inghilterra ,Germania, Francia, Spagna e altri ancora), consulenza legale, interpretariato, opportunita’ d’investimento immobiliare in terreni, locali commerciali e ad uso privato. Offre consulenza legale in lingua inglese ma anche in lingua italiana grazie al prezioso apporto di un nostro avvocato italiano residente da anni in Thailandia ed esperto di giurisprudenza thailandese. Oltre a questo svolge anche altri utili servizi come la scuola di italiano per thailandesi.

 

AFFARI
italgate
 
Forme di organizzazione degli affari
Tipologie
Le forme di organizzazione degli affari correntemente in uso in Thailandia sono simili a quelle esistenti in molti paesi sviluppati. Partendo dalle piu’ semplici, tali forme risultano:

Proprieta’ Singola
(corrispondente all’impresa individuale)
Una proprieta’ singola (ovvero impresa individuale) e’ un affare appartenente ad una singola persona fisica (individuo) la responabilita del quale e’ illimitata. Una persona fisica singola thailandese puo’ intraprendere praticamente ogni legale attivita’ a meno che non esista una legge speciale contraria. Per esempio, un singolo individuo non puo’ intraprendere un’attivita’ nei settori finanziario e assicurativo in quanto tali attivita’ sono riservate a societa’ a responsabilita’ limitata (vedi “Company Limited”) anche se tali restrizioni, generalmente, sono alquanto limitate.
Benefici fiscali. Le imprese individuali possono beneficiare di speciali benefici fiscali. Mentre esse sono tassate secondo i criteri di tassazione progressiva sul reddito come si applica ad una persona fisica, un’impresa individuale tuttavia nella maggior parte dei casi puo’ scegliere di essere tassata in base ai suoi ricavi lordi meno una deduzione standard. Sebbene un’impresa individuale sia tenuta a registrare I suoi incassi/ricavi lordi, essa non e’ tenuta necessariamente a tenere un registro delle spese in cui incorre per la sua attivita’. Ad esempio, se un’impresa individuale svolge un’attivita’ nella vendita di merci, il proprietario/titolare dell’impresa puo’ decidere di pagare le tasse sul reddito derivante dai ricavi lordi dedotte le singole spese voce per voce, oppure puo’ decidere di pagare le tasse sui ricavi lordi meno uno standard pari a circa l’80% di deduzione indipendentemente da quante spese effettive abbia sostenuto, pertanto pagare tasse sul rimanente 20% come persona fisica. Il fatto che un’impresa individuale paghi tasse sul reddito ad un solo livello e possa scegliere di pagare in una delle due forma sopra esposte puo’ risultare un sostanziale beneficio fiscale.
Restrizioni per gli stranieri. Gli stranieri non possono operare come impresa individuale in quanto questa forma di impresa e’ in contrasto con quanto stabilito dalla “Legge sugli Affari degli Stranieri” (Alien Business Law) a meno che tali stranieri non abbiano richiesto ed ottenuto una “Licenza di Affari per Stranieri” (Alien Business Licence). I cittadini Statunitensi nella maggior parte dei casi non hanno bisogno della “Alien Business Licence” per poter operare come impresa individuale in quanto esiste un Trattato di Amicizia e Relazioni Economiche tra il Regno di Thailandia e Gli Stati Uniti d’America che offre loro questo privilegio.
Registrazione delle Attivita’ Commerciali. Le imprese individuali che svolgono attivita’ in vari settori quali la vendita di merci, vendite all’asta, trasporti, prestiti di denaro, servizi parabancari (cambiovalute), attivita’ a carattere artigianale, affittacamere, sono tenute per legge a registrarsi presso il Ministero del Commercio. E’ da tener presente comunque che molte occupazioni collegate ad attivita’ di servizi sono esentate dalla registrazione commerciale.

Societa’ ordinaria di persone non registrata
La societa’ ordinaria non registrata ovvero la societa’ di fatto consiste di due o piu’ persone che si consociano allo scopo di esercitare un’attivita’.
Responsabilita’ dei soci. L’accordo che stabilisce una societa’ di fatto non necessita di essere in forma scritta. Tutti i soci sono illimitatamente responsabili per ogni atto compiuto da ogni singolo socio nel corso dello svolgimento dell’attivita’ societaria, e i creditori possono rivalersi sui beni personali di ogni socio anche senza rivalersi prima sui beni della societa’.
Vantaggi fiscali. La societa’ di fatto puo’ avere dei vantaggi fiscali consistenti nel fatto che ogni socio e’ tassato separatamente come persona fisica. La societa’ di fatto compila la dichiarazione dei redditi della societa’ e paga le tasse secondo il criterio progressivo applicato alle persone fisiche con le stesse deduzioni standard permesse alle imprese individuali. L’eventuale distribuzione dei profitti della societa’ non e’ ulteriormente tassabile quando passa ai singoli soci, dal momento che una societa’ di fatto e’ tassata come se fosse una persona fisica essa viene a pagare le tasse sulla dichiarazione dei redditi alla minima aliquota progressiva senza tener conto di quanto alta possa risultare effettivamente l’aliquota dei soci.
Legge degli Affari per Stranieri. L’uso di questo tipo di societa’ da parte di cittadini stranieri e’ limitato dalla Legge Affari per Stranieri per una certa categoria di attivita’ non consentite. Se la societa’ di fatto e’ costituita tra soci statunitensi costoro possono usufruire di agevolazioni grazie al Trattato di Amicizia e Relazioni Economiche stipulato tra il Regno di Thailandia e gli U.S.A.
Registrazione Commerciale. Una societa’ di fatto e’ soggetta alla presentazione di una domanda per essere ammessa nell’elenco del registro commerciale presso il Ministero del Commercio allo stesso modo di come avviene per un’impresa individuale. Tuttavia questo tipo di registrazione non rende la societa’ di fatto un’impresa registrata, in effetti viene definita “Unregistered Ordinary Partnership”.

Societa’ ordinaria di persone registrata
Una societa’ ordinaria di persone registrata (Registered Ordinary Partnership) richiede che il contratto societario, includente i dettagli delle contribuzioni del capitale dei soci, i responsabili operativi della societa’ e lo statuto societario, siano in forma scritta e la societa’ stessa sia registrata presso il Ministero del Commercio.
Tassazione. Una societa’ registrata e’ un’entita’ legale distinta dai soci ovvero e’ una persona giuridica e quindi soggetta alla tassazione delle persone giuridiche che dal 1922 e’ del 30% sugli utili netti di esercizio. I dividendi distribuiti ai singoli soci sono soggetti a una tassazione del 10%, pero’ e’ ammesso un credito di imposta in quanto la societa’, pagando il 30% di tasse, si avrebbe per i soci una doppia imposizione fiscale.
Beni della societa’. In caso di rivalsa nei riguardi di una societa’ ordinaria di persone registrata i creditori, prima di rivalersi sui beni personali dei singoli soci, dovranno verificare e rivalersi sui beni della societa’.
Svantaggi. Nel complesso, una societa’ ordinaria di persone registrata non e’ molto popolare come forma societaria in quanto non offre vantaggi fiscali, inoltre non garantisce una equa protezione ai beni privati dei singoli soci.

Associazione o Societa’ di persone limitata
Una societa’ di persone limitata (Limited Partnership, abbreviata “Ltd. Part.”) e’ una forma di societa’ registrata nella quale vi sono uno o piu’ soci operativi che gestiscono la societa’ e che sono personalmente responsabili per i debiti della societa’ cosi’ come avviene nella societa’ ordinaria di persone registrata, inoltre vi sono anche uno o piu’ soci che non sono personalmente responsabili per i debiti della societa’ eccetto che per l’ammontare della loro quota sottoscritta, anche se non versata interamente. Il contratto di tale forma societaria, includente i dettagli delle contribuzioni in capitale, i responsabili operativi della societa’ e lo statuto societario, deve essere allegato agli atti e conservato presso il Ministero del Commercio come avviene per ogni societa’ ordinaria di persone registrata.
Responsabilita’ dei soci. I soci con limitata responsabilita’ diventano responsabili illimitatamente quando gestiscono effettivamente la societa’ o prestano il loro nome alla “Ltd. Part.”. Questo tipo di societa’ e molto in uso in quanto prevede un aspetto limitato di resposabilita’ personale, inoltre ha meno adempienze burocratiche delle societa’ a responsabilita’ limitata.
Legge degli Affari per Stranieri. La Legge degli Affari Stranieri permette a un cittadino straniero di essere socio di minoranza e con responsabilita’ limitata di una “Ltd. Part.”. Proprio per quest’ultima ragione alcuni stranieri scelgono di diventare soci delle “Ltd. Part.”, anche se in effetti questo tipo di scelta crea una certa difficolta’ nel proteggere il proprio investimento in quanto non e’ loro permesso partecipare alla gestione effettiva della societa’.
Tassazione. Una “Ltd. Part.” e’ soggetta alla tassazione come persona giuridica allo stesso modo di una societa’ ordinaria di persone registrata.

Societa’ a responsabilita’ limitata
La societa’ a responsabilita’ limitata (Company Limited, abbreviata “Co., Ltd.”) e’ una forma di organizzazione societaria molto usata con uomini di affari stranieri in quanto risulta flessibile specialmente nelle Joint Ventures, definendo con precisione come la societa’ sara’ controllata.
Costituzione. Per costituire una “Co., Ltd.” almeno sette persone debbono firmare e testimoniare due copie di un memorandum di associazione nel quale sono riportati in dettaglio:

Il nome (che deve includere la parola “limited”) ed il luogo dove si intende registrare la societa’. Il nome della societa’ deve essere scritto in caratteri thai anche se si tratta di una translitterazione di un’altra lingua, e’ ammesso comunque il riporto di detto nome anche in caratteri romani
La struttura del capitale della societa’ consistente nel numero di quote stabilite e l’equivalente in valore delle stesse quote
Gli scopi e gli obbiettivi della societa’
La dichiarazione che la responsabilita’ degli azionisti sara’ limitata
I nomi, gli indirizzi e le occupazioni dei promotori della societa’ ed il numero delle quote che essi sottoscrivono
Se il memorandum viene approvato, le quote possono essere offerte ad altri all’infuori che al pubblico. Una volta che il numero proposto delle quote indicato nel memorandum e’ stato sottoscritto, i promotori, con un preavviso di almeno sette giorni, possono indire un’assemblea dei possessori delle quote (azionisti) e consegnare loro un rapporto societario. Alla prima riunione degli azionisti (assemblea dei soci), i possessori delle quote accettano le regole interne della Societa’ (gli articoli dell’associazione in forma societaria), eleggono i direttori e gli eventuali sindaci ed ottemperano agli altri compiti richiesti dallo statuto della Societa’. L’adozione degli articoli della Societa’ e’ uno dei piu’ importanti passi nella formazione di una Societa’ a responsabilita’ limitata in quanto regola il modo nel quale la Societa’ stessa sara’ amministrata. Gli stranieri con interesse di minoranza devono porre particolare attenzione agli articoli dell’associazione. Una copia degli articoli della Societa’ ove venga contemplato un egual peso nell’amministrazione della stessa per un azionista straniero viene allegato alla fine dei documenti di Joint Ventures. I direttori appena scelti provvedono a raccogliere le contribuzioni al capitale della Societa’ da parte degli azionisti che non deve essere comunque inferiore al 25% del valore delle quote azionarie. Gli azionisti rimangono responsabili per qualsivoglia parte del capitale della societa’ non versato, ovvero, se un azionista versa fino al 25% del valore delle quote in suo possesso, egli tuttavia rimane personalmente responsabile ed obbligato a versare il rimanente 75% in caso sia chiamato ad effettuare ulteriori versamenti, diversamente la Societa’ entrerebbe in stato di bancarotta. Allorquando il capitale della Societa’ e’ stato versato, i direttori (amministratori) possono procedere alla registrazione della Societa’. Nella richiesta di registrazione deve comparire, in aggiunta a certi requisiti societari, anche una dichiarazione riguardante i rispettivi poteri dei direttori (amministratori) che deve specificare quali di loro possono impegnare la Societa’ con la propria firma. Tale dichiarazione sara’ evidenziata nel certificato della Societa’ al quale, essendo un documento pubblico, ognuno puo’ fare assegnamento ed affidamento. La registrazione della Societa’ deve essere completata entro tre mesi dall’assemblea societaria, tuttavia cio’ non e’ di importanza rilevante in quanto non c’e’ un limite di tempo per indire l’assemblea societaria medesima. La maggior parte dei dettagli sopra riportati sono usualmente predisposti da uno Studio legale e dai suoi collaboratori dietro indicazioni del cliente, ovvero da chi ha intenzione di costituire la Societa’. Quando le procedure di costituzione della Societa’ sono ultimate, il legale la presenta al cliente, quindi le quote sottoscritte dai promotori possono essere trasferite ai proprietari definitivi delle quote.
Azionisti.Una Societa’ a responsabilita’ limitata deve avere inizialmente e per tutto il tempo a venire almeno sette azionisti.
Direttori (Amministratori). Dopo che una Societa’ e’ definitivamente costituita, essa viene amministrata dai propri direttori (amministratori). Almeno un terzo degli amministratori possono rinunciare o essere dismessi annualmente, comunque hanno la possibilita’ di essere rieletti in ogni momento. Le leggi Thai al riguardo degli amministratori sono simili a quelle di altri Paesi, quindi gli amministratori di una Societa’ Thai devono essere ben consci dei loro obbighi anche potenziali cosi’ come dei loro doveri e responsabilita’.
Assemblee degli Azionisti. In tutte le assemblee ordinarie dei soci ogni azionista o suo procuratore (delegato) presente ha un egual voto indipendentemente dal numero di quote possedute o rappresentate (per delega). Se viene richiesta una votazione da almeno due persone titolate a votare, viene conteggiata ognuna delle quote ed e’ titolata per un equivalente voto. Gli articoli della Societa’ possono specificare che solo blocchi di un certo numero di quote possono votare, per cui se per esempio gli articoli dello statuto societario stabiliscono che sono ammessi alla votazione solo blocchi di dieci o piu’ quote, allora possono votare solo gli azionisti che posseggono dieci o piu’ quote oppure possono mettersi insieme (consorziarsi) quelli che ne posseggono meno di dieci per raggiungere blocchi di dieci quote o multipli. Nell’esempio specifico uno o piu’ azionisti con solo nove quote e senza nessuno con cui consorziarsi non possono votare. Gli azionisti, oltre ad eleggere gli amministratori, scelgono gli eventuali sindaci della Societa’ ed approvano i bilanci la stesura dei quali e’ obbligatoria per legge. Inoltre possono verificare e quindi approvare la dichiarazione dei dividendi finali dei soci, ammesso che vi siano dividendi.
Varianti nella costituzione della Societa’. Variazioni sostanziali nella Societa’ non possono essere effettuate a meno di una speciale delibera degli azionisti. Una variazione sostanziale potrebbe essere il cambiamento del memorandum di costituzione o degli articoli di costituzione della Societa’, l’aumento o la diminuzione del capitale sociale, la messa in liquidazione della societa’ o il fondersi della stessa con un’altra Societa’. Una delibera speciale deve essere approvata da due consecutive assemblee degli azionisti, la prima deve essere approvata da almeno i tre quarti dei voti, la seconda da almeno i due terzi dei votanti. Negli articoli della Societa’ puo’ essere prevista una maggioranza dei votanti superiore, tuttavia, assumendo che gli articoli costitutivi della Societa’ possono non richiedere una maggioranza di voti superiore a quella prevista dal Codice Civile e Commerciale, un azionista deve avere il controllo di almeno il 75% di tutte le azioni della Societa’ per assicurarsi il controllo assoluto.
Diritti speciali degli azionisti. Sotto alcune circostanze, ovvero qualdo gli amministratori si rifiutano di indire l’assemblea degli azionisti, i soci possono indirla di propria iniziativa. In alcuni casi questa iniziativa e’ intesa ad espellere gli amministratori indesiderati. Nel caso che la Societa’ non esegua decisioni degli azionisti, gli stessi possono intraprendere azioni legali nei confronti di un amministratore che provochi danno alla Societa’.
Tassazione. Le Societa’ a responsabilita’ limitata sono soggette alla tassazione delle Societa’ legalmente costituite come persone guiridiche (Corporate), ovvero del 30% sull’utile netto.

Societa’ per Azioni
Una Societa’ per Azioni (Public Limited Company) puo’ essere costituita direttamente, oppure puo’ essere convertita da una Societa’ a responsabilita’ limitata.
Privilegi speciali. Solo una Public Limited Company puo’ emettere/richiedere al pubblico di acquistare le sue quote e/o emettere titoli obbligazionari.

Joint Ventures
Il termine Joint Ventures ha due distinti significati in Thailandia. Il significato discusso in questo paragrafo si riferisce ad una forma di associazione non registrata nella quale almeno uno dei partner e’ una persona giuridica e gestisce operativamente gli affari, mentre le parti mantengono contabilita’ e conti in comune dividendo i profitti. Esempi di Joint Ventures riguardano associazioni tra due Societa’ a responsabilita’ limitata, associazioni tra una Societa’ a resposabilita’ limitata e una persona fisica, associazioni tra una Societa’ a responsabilita’ limitata e una Societa’ di persone limitata.
Tassazione. Un aspetto significativo di una tale forma di organizzazione di affari e’ che essa e’ tassata come persona giuridica e quindi soggetta a tassazione del 30% sugli utili netti. Comunque, a differenza delle altre entita’ giuridiche, la distribuzione dei profitti eseguita da una Joint Venture nei riguardi delle componenti giuridiche che la compongono non sono soggetti ad ulteriori tasse. Cio’ esclusivamente se domiciliate in Thailandia, diversamente sono soggette ad un prelievo fiscale del 10%. Qualora una Joint Venture sia organizzata come Societa’ a responsabilita’ limitata con due azionisti principali, essendo ciascuno una persona giuridica, I dividenti pagati dalla societa’ di Joint Venture ai suoi azionisti stranieri sono nuovamente soggetti a tassazione. Di conseguenza l’uso di Joint Ventures ha certi benefici fiscali per i partecipanti di nazionalita’ Thai.

Consorzi
I Consorzi non sono specificatamente contemplati sia nel Codice Civile e Commerciale che nel Codice di Amministrazione Fiscale. Un Consorzio e’ simile ad una Joint Venture nel senso che le parti del Consorzio agiscono insieme, a livelli limitati, nell’attivita’ dell’impresa ma, a differenza delle Joint Ventures, mantengono contabilita’ e conti separati e non dividono i profitti. In un Consorzio le parti costituenti pagano ognuna le proprie tasse in relazione al loro stato di persone fisiche e/o giuridiche e/o miste.

Filiali e Agenzie straniere
Una Societa’ straniera di qualsivoglia forma puo’ svolgere attivita’ in Thailandia in accordo alle varie leggi relative al suo settore di affari.
Gestione e amministrazione. Una Filiale o Agenzia e’ gestita e amministrata da un direttore (Branch Manager) autorizzato dalla Societa’ con una Procura emanata dalla stessa Societa’.
Tassazione. Le Filiali o Agenzie sono soggette alla tassazione sui redditi come persone o entita’ giuridiche, tuttavia in certe situazioni vi sono modifiche nel calcolo della tassazione.
Legge di Affari per Stranieri. Se una Filiale o Agenzia intende intraprendere affari contemplati dalla Legge di Affari per Stranieri deve richiedere la Licenza di Affari per Stranieri. Molte Societa’ di servizi nel settore petrolifero scelgono di fare affari come Filiale, in questo caso le Licenze di Affari per Stranieri vengono concesse prontamente a quelle compagnie che presentano un contratto stipulato con il concessionario incaricato allo sfruttamento del giacimento petrolifero.
Documentazione. Al fine di registrarsi come Filiale o Agenzia la Societa’ straniera deve presentare al Ministero del Commercio copie dei suoi certificati di fusione societaria comprensiva di tuuta la documentazione inerente e copia della Procura rilasciata al direttore di Filiale o di Agenzia (Branch Manager). E’ imporante che la suddetta Procura lasci ampia autorita’ e potere al direttore, in caso contrario il Ministero del Commercio si riserva il diritto di respingere la richiesta. Tutti i documenti debbono essere certificati da un pubblico notaio o altra autorita’ competente, e successivamente autenticati da un Ambasciata o Consolato Thai nel Paese madre della Societa’.
Responsabilita’ della Sede Centrale. Poiche’ la Filiale o Agenzia non e’ considerata una entita’ legale separata, la sede centrale della Societa’ e’ illimitatamente responsabile dei debiti e di ogni altra incombenza della Filiale o Agenzia.

Uffici di Rappresentanza
Un Ufficio di Rappresentanza e’ una forma di Filiale o Agenzia non autorizzata a svolgere attivita’ commerciali in Thailandia. Normalmente un Ufficio di Rappresentanza si limita ad esercitare attivita’ di Ufficio Acquisti, eseguendo ricerche di mercato ed attivita’ di controllo qualita’. Gli Uffici di Rappresentanza devono richiedere una Licenza di Affari per Stranieri speciale, facilmente ottenibile in quanto il governo thailandese promuove iniziative atte a favorire questa forma di impresa. Gli Uffici di Rappresentanza devono sottoporre i documenti certificati nel proprio Paese di origine all’Ambasciata o al Consolato Thai come previsto per le Filiali e le Agenzie straniere.
Benefici speciali. I permessi di lavoro e le estensioni dei Visti per i cittadini stranieri impiegati negli Uffici di Rappresentanza che operano in accordo con le regole del Ministero del Commercio sono concessi rapidamente e senza difficolta’. Non potendo produrre utili gli Uffici di Rappresentanza sono normalmemte esentati dal presentare la denuncia dei redditi.
Condizioni speciali. Di regola viene chiesto ad un Ufficio di Rappresentanza di rimettere in Thailandia, per le sue attivita’ operative, un totale di 1,000,000 di baht su un periodo di cinque anni. Tali fondi non possono essere in seguito rimborsati.
 

Posizione dei soci in una Company Thailandese
Individuazione e Posizione dei Soci
Un socio puo’ essere eletto esclusivamente mediante una assemblea generale degli azionisti di una Societa’. In caso di mancanza di un socio nel Consiglio di Amministrazione i rimanenti soci possono occuparne il posto fino all’arrivo di un nuovo socio salvo che cio’ non sia vietato dagli articoli nello statuto della Societa’. Puo’ essere socio ogni persona, anche straniera o non residente, che abbia raggiunto il ventesimo anno di eta’ e che non si trovi in stato di fallimento. In alcuni casi particolari la legge richiede che la Societa’ abbia un numero specifico di soci thai e/o residenti. Solo mediante una assemblea generale degli azionisti si puo’ rimuovere un socio dall’incarico. In ogni caso un socio verra’ automaticamente espulso in caso di manifestata incompetenza o se in stato fallimentare. Non esitono comunque procedure ben definite relative alla nomina di un socio.

Soci Amministratori
I soci non sono considerati amministratori eccetto nel caso in cui venga pagato loro un compenso mensile. I soci amministratori sono suscettibili di indennita’ di licenziamento, compensazioni e altri benefici al pari di un qualsiasi impiegato. I soci stranieri possono mantenere lo stesso titolo in Thailandia previo ottenimento del permesso di lavoro. Questa regola non viene di norma strettamente osservata per cio’ che riguarda i soci non attivi di una Societa’ ma esistono casi che dimostrano il contrario. I soci stranieri che firmano documenti necessari all’esercizio di una attivita’
devono sicuramente possedere il permesso di lavoro pena il non riconoscimento da parte di qualsiasi organo statale delle documentazioni firmate.

Responsabilita’ dei soci
I soci amministratori sono responsabili congiuntamente per i pagamenti delle quote azionarie agli azionisti, esistenza e regolare mantenimento dei libri contabili e dei documenti secondo le prescrizioni di legge, regolare distribuzione dei dividendi come prescritto dalla legge, regolare applicazione delle risoluzioni delle assemblee generali. Nella conduzione dell’attivita’ i soci della Societa’ devono comportarsi con diligenza ed attenzione. Un socio non puo’ intraprendere operazioni o transazioni commerciali della stessa natura di quella della Societa’, ne’ in proprio ne’ per conto di terzi. Non puo’ allo stesso modo essere socio con responsabilita’ illimitata in altre Societa’ commerciali che si occupino di attivita’ della stessa natura o comunque in competizione con quella della Societa’. A un determinato socio puo’ essere permesso di effettuare transazioni commerciali o di essere socio a responsabilita’ illimitata in un’altra Societa’ solo tramite una risoluzione dell’assemblea generale che deliberi in tal senso. Questa possibilita’ di conflitto di interessi puo’ essere anche inclusa negli articoli dello statuto della Societa’.

Deleghe e autorizzazioni
Il Consiglio di Amministrazione, come insieme, ha il pieno potere di condurre e dare direttive alla Societa’, ma la Societa’ puo’ nominare uno o piu’ soci allo scopo di agire in nome della stessa mediante firma autorizzata e dunque di impegnarla. I poteri dei soci autorizzati sono dettagliatamente descritti nel Certificato della Societa’ emesso dal Ministero del Commercio.

Responsabilita’ Civile
Le relazioni tra soci all’interno della Societa’ e nei confronti di terzi sono regolate dalle leggi di agenzia. Una Societa’ puo’ inoltrare una denuncia nei confronti di quei soci che causino danni alla Societa’. Dato che i soci sono normalmente gli unici intitolati ad inoltrare una denuncia, il Codice Civile e Commerciale prevede che qualsiasi azionista o creditore della Societa’ puo’ avviare tale procedimento nei confronti di un socio. Nelle Societa’ per Azioni l’azione legale nei confronti di un determinato socio puo’ essere intrapresa da uno o piu’ azionisti che rappresentino almeno il 5% del totale delle azioni della Societa’.

Responsabilita’ Penale
Il Codice Penale Thailandese prevede che un cittadino, per essere dichiarato responsabile penalmente di un atto, debba aver commesso tale atto intenzionalmente o per negligenza. Una volta che il Pubblico Ministero ha convinto la Corte che un atto criminoso e’ stato commesso da un socio di una Societa’, quest’ultimo avra’ la possibilita’ di provare la sua innocenza. La perseguibilita’ penale di un atto puo’ avvenire ad esempio per omisssione dello stesso, falso in bilancio o per la classica emissione di assegni a vuoto della Societa’ da parte di un socio. Un socio e’ perseguibile penalmente anche per false dichiarazioni scritte contenute in documenti ufficiali della Societa’ da lui firmati in nome della stessa. Non sono rari i casi di arresto compiuti in conseguenza di incendi o incidenti che abbiano causato danni o ferimenti originati da un socio per negligenza o dolosita’. Molti casi, se previsto dallo statuto, possono essere risolti al di fuori della magistratura ordinaria, rivolgendosi ad esempio ad organi inferiori.

Responsabilita’ dei soci stranieri
Un socio straniero e’ responsabile allo stesso modo di un socio thailandese.

Resposabilita’ di un socio in caso di fallimento/liquidazione
I soci non hanno una particolare responsabilita’ in caso di fallimento/liquidazione per i debiti della Societa’ a meno che non abbiano causato personalmente tali danni, in tal caso sono perseguibili nei termini precedentemente esposti. Comunque, con l’emendamento al “Bankruptcy Act” del 1998, un socio diventa penalmente perseguibile anche in caso di mancata cooperazione con il curatore fallimentare o per rifiuto di collaborazione o falsa testimonianza.

Risarcimento e ratifica
Il risarcimento per responsabilita’ penale e’ nullo e non applicabile in quanto contro l’ordine pubblico. Risarcimenti per responsabilita’ civile sono invece applicabili. Un socio non e’ responsabile nei confronti della Societa’ per ogni atto ratificato o approvato dall’assemblea generale degli azionisti. Un socio e’ parimenti non responsabile nei confronti di quei soci che abbiano approvato la ratifica di suoi atti, mentre rimane perseguibile civilmente nei confronti di quei soci che non abbiano approvato le sue ratifiche.

Fabbriche e stabilimenti
Premessa
Sono richieste speciali licenze prima che una fabbrica possa essere costruita, modificata, trasferita o resa operativa.

Definizione di fabbrica
Una fabbrica e’ uno stabilimento che fa uso di macchinari di 2 o piu’ cavalli di potenza o che impieghi 7 o piu’ lavoratori per scopo di produzione, imballaggio, riparazione o comunque trattamento di beni.

Domanda per la costituzione di una fabbrica
La domanda per la costituzione e la creazione di una fabbrica o stabilimento deve essere fatta al Ministero dell’Industria, deve inoltre essere presentato un progetto dettagliato concernente la costruzione e il fine dell’attivita’. Dove richiesto, dovra’ essere elaborato al fine dell’approvazione uno studio sull’impatto ambientale prima che la domanda possa essere inoltrata.

Domanda per rendere operativa una fabbrica
Successivamente all costruzione della fabbrica e’ necessario inoltrare una domanda per il rilascio della licenza operativa. Se durante l’ispezione viene evidenziato che la fabbrica e i suoi macchinari sono conformi a quanto stabilito all’interno della licenza di costituzione e creazione della stessa, la licenza operativa verra’ rilasciata.

Durata della licenza operativa
Tutte le licenze operative, inclusi i rinnovi, sono valide per 5 anni e scadono il giorno 31 dicembre.

Trasferimento di licenze operative
Una licenza operativa non puo’ essere trasferita direttamente, e’ necessario inoltrare una richiesta entro 7 giorni a partire dalla data del giorno del trasferimento.

Espansione di una fabbrica
Ogni sostanziale incremento per cio’ che riguarda i macchinari utilizzati nella fabbrica o estensione che comporti un carico addizionale di 500 Kg o piu’ sulle fondamenta della stessa richiede uno speciale permesso.

Altre disposizioni di legge
La materia “Fabbriche e Stabilimenti” e’ governata anche da varie disposizioni e provvedimenti di legge secondo il “Factories Act” per cio’ che riguarda la sicurezza, l’ambiente, l’inquinamento acustico, la salute ed altre problematiche

 

primo step scegliere tre nomi possibilmente non comuni ed il logo ...fare la richiesta dei tre nomi via internet te ne approveranno uno in un massimo lasso di tempo di 7 giorni poi scarichi i documenti via internet, li compili (nel frattempo devi avere un posto dove registrare la societa' ed il proprietario deve firmarti l'autorizzazione con la sua ID e house registration)...registri la societa' prima a nome di tre thailandesi perche' nel caso comparissi tu immediatamente devono dimostrare di avere il denaro delle loro quote e non essere solo soci silenti ...i tre thailandesi devo semplicemente darti house registration e id se non vuoi pagare un legale uno di loro deve venire con te nello stesso palazzo della IMMIGRATION piano sotterraneo si chiama DBD ...vai li e con pochi soldi registri la societa' ...dopo qualche giorno fai una riunione e dici che le quote di mister X vengono cedute a te e vieni nominato CEO ritorni al DBD e te le trasferisci gli altri thailandesi ti hanno gia' firmato la cessione delle loro quote in bianco ....dopodiche' registri il VAT per il quale oltre ai soliti documenti necessiti delle foto del posto.....tempistiche 2 settimane costo 20-25000 baht se ti fai aiutare 15000 baht se fai tutto da solo .Se vuoi ti do i dati di una signora che lo ha fatto per me non sono neanche dovuto andare al DBD ho firmato la procura ...il BOI riguarda solo certe attivita' con capitali significativi e con controlli e tassazione molto piu' alte...PS nell'atto costitutivo della societa' puoi scrivere che il CEO puo' essere cambiato solo con l'unanimita' (quindi nessuno ti puo cacciare anche se possiedi sulla carta il 49%). Se ti serve il NON B visa ed il work permit e' consigliabile fare il passaggio delle quote solo successivamente tanto non versi il capitale fino a quando non sei CEO.

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